L’indagine geoelettrica come metodologia non invasiva per l’esplorazione del sottosuolo

Cos’è?

La geoelettrica rappresenta una valida tecnologia di indagine geofisica non invasiva, basata sulla risposta dei materiali presenti nel sottosuolo ad una sollecitazione provocata dal passaggio di una corrente elettrica immessa nel terreno.

A cosa serve?

Questa tecnologia di indagine risulta molto indicata per valutare efficacemente l’area di studio, in quanto consente di individuare la presenza di eventuali materiali ed elementi nel sottosuolo senza ricorrere ad un’indagine invasiva, realizzabile attraverso saggi esplorativi o perforazioni dirette del suolo. Le indagini geoelettriche sono inoltre molto utili per definire efficacemente la localizzazione di sondaggi esplorativi in zone altamente urbanizzate o di alto valore paesaggistico.

Come si realizza?

Per quanto riguarda l’acquisizione dei dati in sito, lo stendimento viene realizzato tramite l’infissione nel terreno di elettrodi, con spaziatura inter elettrodo costante.

Le operazioni di misura vengono condotte immettendo nel terreno un flusso noto (I) di corrente elettrica mediante due elettrodi detti “elettrodi di corrente” (o elettrodi A B), mentre altri due elettrodi detti “elettrodi di potenziale” rilevano la differenza del potenziale elettrico prodotto dal passaggio della corrente elettrica (elettrodi M N).

Attraverso la relazione che lega tra loro intensità di corrente immessa (I), differenza di potenziale (ΔV) e la “costante geometrica”, ossia la distanza reciproca tra gli elettrodi, si ottiene il parametro ricercato che è la “Resistività Elettrica”. Tale parametro, espresso in Ωm, indica l’attitudine di un materiale ad opporre resistenza al passaggio delle cariche elettriche.

Ambiti di applicazione:

A seguito di un’accurata elaborazione dei dati per mezzo di specifici software di calcolo, riusciamo ad ottenere informazioni riguardanti il sottosuolo che sono fondamentali per numerosi ambiti di lavoro:

  • Geotecnica: controllo di edifici lesionati, individuazione di superfici di scorrimento di frane attive, ricerca di cavità naturali/antropiche e riconoscimento del piano di posa delle fondazioni.
  • Bonifiche ambientali: individuazione del corpo di una discarica abusiva, inquinamento del suolo e dispersione dei contaminanti a lungo termine.
  • Idrogeologia: ricerca di sorgenti acquifere, mappatura della permeabilità e modellazione degli acquiferi.
  • Archeologia: individuazione di manufatti e corpi sepolti.

 

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